Siamo arrivati alla fine del nostro lungo ed emozionante viaggio.
Anche quest'anno Vinitaly ci ha riservato momenti intensi ed importanti, fatti di assaggi al banco del Grappa Tasting, di scambi di vedute diretti con le distillerie, di contatti con gli addetti ai lavori.
PASSEGGIANDO TRA GLI STANDS |
Chiaramente per trattare un argomento di questo spessore serviva una persona preparata, del settore, appassionata e pronta a portarci per mano in questa che è diventata una vera e propria scienza applicata al Made in Italy della tavola, al cibo, al vino e naturalmente anche alla Grappa.
Siamo sicuri di averla trovata!
Sarà la nostra sorpresa, il nostro regalo del 2013.
Che scoprirete nelle prossime settimane.
Ma ora veniamo al momento tanto atteso, la classifica finale di questa edizione di Vinitaly...
La tensione è palpabile...
Ecco i risultati:
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"IL PROFETA" |
C'è una vincitrice, unica ed incontrastata. La distilleria Camel, meglio conosciuta come Bepi Tosolini, vince a mani basse questa edizione di Vinitaly, piazzando ben tre acquaviti nei primi quattro posti, portando a casa le medaglie d'oro, di bronzo e di legno.
Un risultato di questo spessore era difficile da prevedere, visto le differenze che caratterizzano queste acquaviti. Diversità dovute alla scelta delle vinacce, alle aromatizzazioni impiegate, ai metodi di distillazione utilizzati. Le acquaviti del Bepi sono come gli atleti cinesi alle Olimpiadi: vincono tutto lasciandoti solamente il dubbio che siano tutti dopati. IMPRENDIBILI.
La sorpresa di questa edizione la troviamo nel bel mezzo della Regione Piemonte. Uno stand
quasi nascosto, mimetizzato tra i produttori di Dolcetto e Barbera, una presenza mite, pacata, della sobrietà tipica piemontese. Degustiamo una Barolo invecchiata vent'anni che è una vera e propria Armonia, perfetta per il nome che porta. La Vieux Moulin spezza il dominio friulano e si porta a casa una meritatissima medaglia d'argento. Le fanno compagnia la pluripremiata XO della Sibona e la Antiquaria Mezzetti, un pezzo di storia piemontese. Tre grandi distillerie, capaci di produrre delle acquaviti intense ma allo stesso tempo amabili, come le dolci colline delle Langhe e del Roero.
PANCHINARE DI LUSSO.
Il profumo dei limoni, delle arance e dei cedri. Gli ulivi, i gelsi ed i pini marittimi. La liquirizia, il tabacco, la vaniglia. Le spiaggie dorate, le rocce che si tuffano nel mare cristallino, increspato dal vento salato. Il sole caldo che tramonta all'orizzonte, la luna e le stelle in una notte di mezza estate. Queste sono le grappe Caffo, queste sono le sensazioni che rilasciano, un viaggio veloce nell'assolato sud Italia, la conferma che anche qui le acquaviti le sanno fare come si deve. MEDITTERRANEE.
Nota di merito anche per le Nannoni e la Deta capaci di acquaviti generose, tipiche toscane, schiette, sincere, vere OUTSIDERS di questa edizione.
Una parentesi la dobbiamo alla sorella minore delle produzioni Domenis. E' difficile competere con Storiche Nere, Blanc e Neri e Futura, sopratutto quando la competizione ce l'hai in casa. La Prativa ha il merito di averci provato, siamo all'inizio, speriamo, di un percorso che porterà questa grappa da vinacce biologiche ad essere un target da seguire anche per le distillerie concorrenti, pioniera nel compiacere i gusti di consumatori sempre più esigenti.
PREMIO ETICHETTA: Grappa Riserva Chianti Classico, Distillerie Deta
GRAPPA REGALO: Armonia di Barolo, invecchiata 20 anni Vieux Moulin
VOTO MEDIO DEGUSTAZIONE
2,78
Arrivederci al prossimo Vinitaly.
Foto Caccia
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