sabato 20 dicembre 2014

CORSO ASSAGGIATORI GRAPPA

Eccovi il programma del corso Assaggiatori Grappa di primo livello in collaborazione con Anag Veneto che si terrà all'Agriturismo le Bianchette di Custoza nei mesi di gennaio e febbraio 2015.

Se vi piace la grappa è un appuntamento da non mancare!

Tutti i dettagli sulla locandina.



mercoledì 10 dicembre 2014

PRESENTAZIONE CORSO DEGUSTATORI GRAPPA

In collaborazione con ANAG Veneto, la prima collaborazione di valore con il nostro Blog.

Siamo lieti di invitarvi alla serata di presentazione del corso di primo livello per degustatori grappa.

Vi attendiamo numerosi!


sabato 6 dicembre 2014

UN NECESSARIO CAMBIO DI PASSO

IL VALORE DELLA GRAPPA



Trovare conferma in quello che da tempo si sostiene fa piacere e inorgoglisce.

Quando una delle principali riviste del settore (L'Assaggio del Centro Studi Assaggiatori) riporta la necessità ormai pressante per le distillerie italiane (quelle sopravvissute a leggi canaglia, vedasi l'aumento delle accise per il 2015) di confrontarsi, di unire le loro specificità e le loro ambizioni, affrontando una volta per tutte le difficoltà del mercato attraverso la costituzione di consorzi, con studi e investimenti importanti nel marketing e nella comunicazione. 
Avendo davanti un obiettivo molto chiaro: allargare il target dei potenziali clienti. 

Il primo obiettivo devono essere i giovani ai quali deve essere raccontato il valore che possono trovare dentro un bicchiere di grappa. Al consumo consapevole e ragionato si devono accompagnare i valori edonistici, le tradizioni, le culture delle nostre terre. Campagne pubblicitarie pressanti rendono oggi  i ragazzi prede inconsapevoli del consumo di spirits di scarso valore qualitativo ma preferiti perché trendy.

Auspichiamo una nuova via per questo prodotto unico del Made in Italy, dove il marketing   dovrà avere un ruolo predominante nel creare riconoscibilità, credibilità e attrazione verso un nuovo brand che risponderà al nome di grappa

Solo allora, dal Ponte di Bassano del Grappa alla Valpolicella, dalle Langhe Piemontesi alla alture della Carnia, dalla Franciacorta alle vallate del Chianti, dalla Sicilia alla Lucania, le nostre distillerie e le nostre grappe supereranno i confini nazionali, con un nuovo spirito rinvigorito, da primi della classe.


Da "L'Assaggio", Autunno 2014, numero 47

"...Cenerentola o Biancaneve? Il ricco e affascinante prodotto italiano ha saputo aumentare sempre più la sua bellezza e la sua qualità. E' giunta l'ora del bacio del principe per portarlo alla ribalta in Italia e nel mondo. 

Corre l'anno 2014, il mercato degli spirits altalena tra mode passeggere, regressioni e guadagni di terreno, in questo contesto la grappa si mantiene solida e radicata tra i consumatori italiani, pur non segnando grandi esplosioni o passi briosi. Il miglioramento qualitativo registrato e gli sforzi svolti dai produttori sia nel campo tecnologico sia in quello sensoriale, sia sul piano della comunicazione sono però enormi. La grappa è sempre più buona e sempre più bella, i produttori e gli operatori del settore lo sanno. Sarà dunque indispensabile identificare i valori del prodotto.

L'immagine che ne emerge è quella di una grappa ricca, ma libera da eccessi a livello sensoriale, che vulve liberarsi delle eccessive manipolazioni subite in passato e al tempo stesso dalle inutili banalizzazioni, una grappa capace di intrigare e stimolare, ma non difficile da capire, che attragga attraverso il packaging e che possa essere compresa anche all'estero, laddove i distillatori intravedono ancora un mercato vergine, ancora libero da precondizionamenti. Una grappa italiana per gli italiani e made in Italy per il mondo.

Una grappa solida in Italia e aperta verso l'estero che supportata da strategie di marketing vuole tornare ad avvicinarsi ai giovani. Molti sono i produttori che effettuano studi di mercato e vi è anche chi auspica e organizza la nascita di collaborazioni e sinergie tra le aziende, di coesione nelle strategie di marketing anche attraverso la realizzazione di eventi e operazioni di comarketing con altri prodotti.
Un sentimento e un bisogno di concertazione tanto sentito che molti hanno voluto annunciare la nascita di un vero e proprio Consorzio per la Tutela e la Promozione dell'Indicazione Geografica Grappa.
Non manca infine il desiderio di una migliore collaborazione da parte delle istituti statali..."

Poi ci siamo noi, con il nostro incessante lavoro di promozione sulle pagine di questo blog e sulla nostra pagina Facebook. Non possiamo e non vogliamo fermarci qui, le sinergie che stiamo portando avanti da qualche tempo (leggasi A.n.a.g. Veneto) puntano a far diventare questo blog il collettore di tutte le esperienze che gli appassionati e le distillerie vorranno condividere.

Vogliamo stare al passo con i tempi e vogliamo farlo insieme a voi.

Testo: Zanoni Marco

giovedì 6 novembre 2014

LA VALPOLICELLA




  TERRITORI DELlA TRADIZIONE


Oggi partiremo per un lungo viaggio. 

Sarà un'esperienza entusiasmante e saranno le grappe a guidarci nella scoperta dei nostri territori. Perchè le acquaviti sono questo: espressioni della cultura, delle passioni, dell'originalità dei mastri distillatori.

Vi terremo per mano, scopriremo dove s'annida la cultura più profonda delle nostre tradizioni. Incontreremo personaggi straordinari, visiteremo luoghi magici, manterremo viva la fiammella della nostra passione in un cammino sensoriale denso di gusti e di profumi. 

Condivideremo emozioni, lungo un percorso che ci condurrà da sinuose colline a rigogliose pianure, dalle cime delle montagne alle insenature dei laghi e dei mari, in un'errare senza sosta da nord a sud della penisola.

Partiremo dalla nostra Valpolicella, dal latino Vallis-polis-cellae ossia valli(e) dalle molte cantine.




 LA VALPOLICELLA 


In queste vallate meravigliose, incastonate tra il Lago di Garda e i monti Lessini, a due passi
dalla città cantata da William Sheakspeare, dalla vendemmia di bacche nere pregiate come perle preziose dell'uva corvina e della rondinella nascono vini sopraffini, amati e conosciuti in tutto il mondo: il recioto e l'amarone.

Grappa of Amarone Bonollo
Li conosceremo, scopriremo le loro qualità, assaporeremo deliziati le loro preziose eredi, grappe di recioto e di amarone che galvanizzeranno le nostre papille gustative, risvegliaranno il nostro olfatto assopito, in un'esperienza edonistica che non avrà eguali.

Grappa Amarone Franceschini
La natura generosa, concede un clima meditterrano ideale per la coltivazione a vite di queste valli, dove i vigneti riparati a nord dai Monti Lessini durante la stagione invernale godono invece della buona esposizione al sole verso sud nei periodi primaverili ed estivi. Fin dall'epoca romana queste valli hanno potuto contare sull'agricoltura come principale fonte di sostentamento e negli ultimi anni, il fiorire di aziende agricole e cantine per la maggior parte a conduzione familiare hanno fatto fiorire l'economia delle valli. Al Valpolicella Classico, Superiore o Ripasso si affiancano vini pregiati e raffinati, famosi in tutto il mondo: l'Amarone (padrone assoluto della scena) e il Recioto. I vigneti più pregiati si trovano in collina dove per permettere la coltivazione sono stati creati dei terrazzamenti chiamati in dialetto locale marogne.

Anticamente la zona era sommersa dalle acque, poi con il passare dei millenni divenne terra emersa e infine fu incisa in valli e colline dai ghiacciai. Questo terreno è prevalentemente di origine marina, infatti numerosi sono i depositi calcarei che con il tempo sono diven
tati marmi. Si rileva inoltre oltre alla presenza di zone costituite per lo più da calcarei compatti, di altre in cui prevalgono le pitere e infine di strati di tufi e basalti originati da da fenomeni vulcanici. E' quindi un territorio estremamente frammentato e questo si riflette inevitabilmente sui vini che ne derivano.  



VITIGNI 

  • Corvina: è un vitigno a bacca nera il cui germogliamento è tardivo e la cui maturazione si ha verso fine settembre, inizio ottobre. Il frutto che produce è molto adatto all'appassimento. Il grappolo ha medie dimensioni e gli acini hanno una buccia mediamente spessa.
  • Corvinone: non molto diverso dalla corvina è a germogliamento tardivo e la maturazione si ha verso fine settembre, inizio ottobre. I grappoli ottenuti sono ottimi per l'appassimento e sono medio grandi; gli acini, di colore blu scuro, hanno una buccia spessa e resistente.
  • Rondinella: è un vitigno a bacca scura che germoglia e matura relativamente tardi. Il grappolo è medio grande e gli acini sono coperti da una spessa pruina.
  • Oseleta: vitigno a bacca nera dal grappolo piccolo e compatto, caratteristiche che lo rendono ottimo per la conservazione sulla vite o in fruttaio per l'appassimento.

VENDEMMIA

Grappa di Amarone Berta
La vendemmia inizia verso la metà di settembre e dura fino alla metà inoltrata di ottobre. E' operata a mano e questo perchè i vini più eleganti e ricercati della Valpolicella prevedono la selezione delle uve migliori per il loro appassimento. Per il Recioto ad esempio, ottenuto da uve appassite, è necessario che i grappoli abbiano le giuste concentrazioni di zuccheri e acidi e devono essere sani, giustamente maturi e privi di difetti. La conformazione del grappolo è un'altra cosa molto importante: esso non deve essere troppo compatto altrimenti non si avrà un buon appassimento e si corre il rischio che si venga a creare muffa.
Grappa Recioto Dal Toso

Anticamente il processo di appassimento era attuato in modo naturale in locali ben areati come tettoie e granai. I grappoli venivano dispose sulle arele (ampie tavole di legno e canne) che potevano contenere circa un centinaio di chili d'uva. Oggi si usano più frequentemente dei plateau di legno o plastica e le uve vengono appassite in locali dotati di controllo di temperatura e umidità. Solitamente il periodo di appassimento dura circa centoventi giorni al termine del quale il peso dell'uva è diminuito del 30%-35% dopodiché si passa alla pressatura. La fermentazione alcolica avviene in fermentatori in acciaio e viene fermata quando si raggiungono i 13/14 gradi alcol. Seguono poi gli affinamenti in botti di legno.


CENNI STORICI


Grappa Amarone Dal Toso
Del vino Recioto si hanno notizie fin dall'antica Roma e nell'Alto Medioevo. Sotto la denominazione di Acinatico o di vino Retico esso riforniva sia le mense imperiali di Augusto sia quelle di Teodorico, i quali lo apprezzavano molto.

Amarone, deriva dalla parola “amaro”, adottata per distinguerlo dal dolce del Recioto da cui ebbe, seppure involontariamente, origine. Di "vino amaro" si parlava fin dai tempi di Catullo quando  reclamava i “calices amariores” (bicchieri più amari).
Tracce della predilezione per questo vino e per le uve che lo producono si ritrova anche nell'Editto di Rotari che stabiliva pene molto severe per chi arrecava danno alle viti e multe salate per chi rubava i grappoli. Ma forse più di ogni altro vale il giudizio emesso da assaggiatori francesi a Parigi nel 1845 su una partita di vino "Rosso Austero Costa Calda" di San Vito di Negrar vecchio di 11 anni: "Supremo vino d’Italia... preferibile a diversi Bordeaux ed Hermitage".


LE GRAPPE


Ne abbiamo incontrate molte nel nostro cammino cominciato qualche anno fa e in questo post ne abbiamo indicate solo alcune. Eredi sopraffine di questi splendidi vini, rimarcano fiere il loro legame con questo territorio e si fanno degustare soavi, permettendo un'indimenticabile esperienza edonistica a ogni assaggio. 

Grappe di Amarone e di Recioto protagoniste indiscusse in questo paesaggio costellato di vitigni e ville venete (Villa Santa Sofia a Pedemonte o Villa Mosconi Bertani a Novare), dalle marogne alle pievi romaniche (Pieve di San Floriano e di San Giorgio di Valpolicella), luoghi in cui fu di passaggio il Poeta Dante Alighieri e che diedero i natali a Emilio Salgari (padre di Sandokan).
Grappa Recioto Le Salette


Grappe capaci di essere perfetta sintesi di un'intera vallata.

Un piacere degustarle, un piacere farlo con voi.



Testo: Marco Zanoni
Foto: Gaburro Davide e Cristian Merigo
Fonti: Rivista L'Assaggio nr. 47, Centro Studi Assaggiatori












































   











































































            











 


























giovedì 9 ottobre 2014

DALLA FRANCIACORTA CON AMORE




GRAPPERIE APERTE


DISTILLERIE MADDALENA PERONI





Le vigne imbrunite dai primi accenni di autunno s'affacciano sulla strada provinciale che porta in Franciacorta. Un sole caldo di un pomeriggio senza nuvole, riscalda l'evento di Grapperie Aperte che quest'anno ci vede ospiti della Distilleria Maddalena Peroni di Gussago, in provincia di Brescia.


L'accoglienza è speciale fin da subito: nel grande piazzale antistante la Distilleria, diverse riproduzioni in ferro battuto della vendemmia e della distillazione, opere di un autore locale, fanno da sfondo all'angolo degustazione dove il curioso abbinamento delle grappe con i sigari dai diversi flavor, sottolineate dai sorrisi e dalla cortesia delle ragazze, mettono fin da subito a suo agio il visitatore.
 
Inizia la visita e cogliamo la grande professionalità che da anni contraddistingue l'attività di questa storica famiglia di maestri distillatori. Uno dei figli di Maddalena fa da Cicerone, sottolinando come la vinaccia e le sue qualità intrinseche, sia la quint'essenza fondamentale per la riuscita di una grappa di qualità. La Distilleria Peroni conta circa centocinquanta conferenti e quindi, la conservazione della pregiata materia prima, richiede strumenti all'avanguardia che permettono di stoccarla mantenendone la freschezza e la fragranza di tutti i suoi profumi. 

Dal piazzale ci spostiamo al cuore pulsante della Distilleria, una delle poche rimaste (cinque) in un paese che non molti anni fa ne contava più di trenta. Un canuto mastro distillatore, alle prese con una cotta, estrae le griglie da una delle caldaie a vapore mentre la vinaccia di un colore amaranto sembra pulsare. Tutto segue un impianto ben congegnato: il vapore sale verso il soffitto, il profumo della vinaccia permea nell'aria satura di profumi, le colonne dell'alambicco sibilano leggere, la grappa sgorga nelle campane di vetro.

I molti visitatori scattano foto parlottando tra loro estasiati, quello a cui assistiamo sa di magia. La vinaccia esausta viene portata fuori dall'impianto attraverso un carrello ferrato. Verrà successivamente raccolta per poi partire verso altre destinazioni. Perchè c'è un altro aspetto che rende questo settore il più "verde" di tutti. Il primo grappolo potato nelle vendemmie settembrine diviene mosto, le vinaccie distillate creano la grappa, i vinaccioli vengono utilizzati nella cosmesi e quello che resta diventa combustibile. Un riciclo del mantenimento di valore che lega indissolubilmente l'uomo alla terra.
 
Ci spostiamo nei sotterranei e lì vi troviamo i tesori della Distilleria Peroni. Rimaniamo impressionati: file di enormi botti d'acciaio conservano ogni tipologia di grappa, dallo chardonnay al pinot, dall'amarone alla grappa di lugana. Poi, svoltato un angolo sulla sinistra, arriviamo nella parte dedicata all'invecchiamento. Decine di barrique dormono giacendo placide, mentre il famoso legno francese rilascia alle delicate ospiti, le brune nuances e i profumi tipici dell'affinamento. Rimaniamo estasiati, lo sguardo si perde sulle botti perfettamente impilate, la tranquillità di quel sonno pervade i nostri spiriti.
 
Conosciamo Maddalena Peroni, elegantissima nel suo vestito scuro, con un sorriso che scalda il cuore. Lei è la distilleria e non solo per il nome che compare sulle bottiglie che singolarmente, una ad una, da anni, controlla personalmente per valutarne la qualità. Maddalena Peroni incarna lo spirito di com'eravamo, di un tempo in cui ci si tirava su le maniche, un tempo nel quale le gocce di sudore erano sinonimo d'integrità morale e di passione.

Un'esempio che è riuscita a tramandare a figli e nipoti. Ne abbiamo la certezza quando, dopo aver attraversato il "corridoio dei trofei", entriamo nel salone delle degustazioni. Un pasticcere prepara sul momento cioccolatini e meringhe bigusto mentre sui tavoli di fronte a noi è un trionfo di dolci, frutta secca e formaggi. Un'esplosione di gusti che accompagnano la degustazione delle grappe tipiche della zona. Osserviamo incantati le opere in vetro soffiato di Murano: mappamondi, piccoli e grandi alambicchi, repliche di automobiline e di pianoforti seguono un unico comun denominatore: l'eleganza. Passiamo al negozio, portare con noi una grappa è un passo obbligato e doveroso. E' scoccata una scintilla, un'amore a prima vista e al cuor non si comanda.
 
Lasciamo la Franciacorta felici.

Non potevamo chiedere di meglio a questa giornata di Grapperie Aperte. Tra qualche tempo ci ritroveremo per una degustazione dedicata ai prodotti di questa splendida Distilleria. Ve ne daremo conto nelle nostre consuete valutazioni, ben consci che sarà un'altra splendida esperienza sensoriale.
 
Rimanete con noi, sarà ancora un lungo e bellissimo viaggio...

Testo: Marco Zanoni
Foto: Loredana Prando e Katia Baitan