EVENTI

ANTICA DISTILLERIA CARLO GOBETTI


"... A ciascuno di noi la virtù darà la sua ricompensa o in vita o dopo la morte, purchè la seguiamo con sincerità, e non ce ne serviamo come ornamento esteriore, ma rimaniamo sempre gli stessi, sia che sappiamo di essere guardati, sia che siamo presi alla sprovvista...."
(Seneca, Lettere a LucilloIX, sulla virtù e sull'onore)



Carlo Gobetti








Due gocce sotto il palato.

Da assaporare piano.

Rimanere estasiati di fronte ad acquaviti che ammaliano e che resteranno per sempre scolpite nella memoria, frutto di un’esperienza indimenticabile.

Il profumo di un tempo passato, risultato di un lavoro fatto bene perché fatto in prima persona, fatto da sé.

La forza d’una tradizione lunga generazioni, la ferrea volontà di produrre la qualità, ad ogni costo.

E’ il regalo più prezioso che Carlo Gobetti ci ha riservato in un sabato di maggio, nella sua Distilleria affacciata sul Lago di Garda, a Marciaga di Costermano.

E’ stato un battesimo per il Gruppo Grappa: il battesimo dell’acquavite (dal latino Acqua Vitae, acqua di vita).

La differenza con tutto quello che fino ad oggi abbiamo provato è troppo grande, troppo lontana ed elevata è la qualità dei prodotti qui degustati.

E' un confronto che non possiamo fare.

Il nostro tecnico segue assorto ..
Questo è un altro mondo, una realtà genuina. Non ci sono coloranti o caramelli che “colorino” grappe spacciate come barricate. Qui non viene fermentata frutta di scarto mischiata a marmellate e succhi di frutta.

Ha per noi un sapore magico sapere che questo maestro della distillazione, quest’artigiano della tradizione si prende cura e seleziona direttamente il prodotto che poi andrà a distillare: le marasche di Fiamene, le albicocche della Val D’Illasi, le uve dei più rinomati produttori della zona.

Caldaia a bagnomaria
Come fu Quintarelli per l’Amarone, Carlo Gobetti è per le Acquaviti d’uva.

E così un Gruppo Grappa mai così numeroso (15 le presenze effettive) viene ospitato nel laboratorio della Distilleria Gobbetti, dove da buon padrone di casa il signor Carlo ci espone tutti i processi di distillazione che personalmente compie.

Scopriamo affascinati che i macchinari utilizzati sono il giusto mix tra la modernità e l’efficienza vintage della generazione passata (la colonna distillatrice è la copia perfetta di quella usata dal trisavolo Abramo). Nella caldaia a bagnomaria a vapore si sprigionano durante il processo di distillazione più di duecento elementi chimici (solo una quarantina quelli conosciuti secondo una ricerca dell’Università di Padova). Ci viene spiegato come “la prima passata”  risulti limpida ma non utilizzabile; solo le successive, grazie al "riutilizzo" delle teste e delle code (dove risiedono gli aromi e i profumi della materia prima) si ottiene il prodotto finale.

Carlo e la sua attrezzatura
Tutto il lavoro viene fatto a mano.

 Seimila bottiglie l’anno.

 Seimila Cinquantagradi.

Veniamo accompagnati nel “caveau” della Distilleria, dove gelosamente Carlo conserva i frutti del suo lavoro.  Lo stupore è grande: ci sono acquaviti a riposo degli anni ottanta e novanta, conservate con tappi adeguati che ne limitano l’evaporazione (per la quale la distilleria paga un’assurda tassa).

Nel Caveau
Il luogo è perfetto per il racconto di simpatici aneddoti su Bepi Quintarelli e l’elicottero Ferrari di Jean Todt o del sommelier del ristorante milanese di Gualtiero Marchesi che negli anni novanta, segnalò un tavolo dove due ricchi turisti giapponesi, spesero duecentomila lire a testa per mangiare ed un milione per bere.

Ci spostiamo nella saletta degustazioni dove in una lunga vetrina fanno bella mostra di sè tutti i prodotti della Distilleria: un sogno per tutti noi appassionati.
La degustazione

Sull’assaggio si toccano punte mai raggiunte: il voto 5, per noi il massimo del risultato, va sicuramente troppo stretto. Decidiamo così di non inserire le acquaviti assaggiate nella nostra classifica generale. La Distilleria Gobetti vincerebbe a mani basse, servirebbe una speciale classifica tutta per loro.

Ci salutiamo con la promessa di rivederci a novembre, per assistere direttamente alle fasi della distillazione.

Famiglia Gobetti
Con l’occasione assaggeremo altre gocce di Storia.

Gocce che rimarranno nella Storia.

Dal 1836.




Testo:Marco Zanoni

Foto: Pette, Caccia, Acco


<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>

VISITA AZIENDA AGRICOLA GINO PEDROTTI

Dopo un'uscita in avanscoperta dei nostri centauri, oggi il Gruppo Grappa si è ritrovato per un'altra visita molto interessante a stretto contatto con la natura e con il territorio del Trentino Alto Adige.



Dopo un  viaggio molto piacevole in moto (in macchina un pò meno) tra laghi, tornanti e 
vitigni ci fermiamo nei dintorni del Lago di Cavedine, nel paese di Pietramurata, presso l'azienda Agricola Gino Pedrotti.


Attorniata da vigneti di proprietà Clara ed il fratello si occupano con cura maniacale della loro terra, grazie all'utilizzo della pergola ed agli ultimi ritrovati della ricerca biodinamica.

IN CANTINA PEDROTTI


Non poteva mancare la visita alla cantina della famiglia, l'assaggio dei prodotti tipici locali (abbondanti taglieri di salumi e formaggi tipici e pesce fresco di lago), accompagnati da un'ottima Schiava Nera e la degustazione finale di due pregevoli grappe firmate Gino Pedrotti (delle cinque prodotte):
ARELE PER IL VIN SANTO




Una cinquanta gradi morbida, dal colore limpido, frutto della distillazione di diverse vinacce locali;


Una quarantatre' gradi, morbida e limpida, derivante dalla distillazione delle sole vinacce di Cabernet franc passito, dal quale nasce il vino rosso L’Auro.

A TAVOLA

 Insomma abbiamo passato una bellissima giornata, coccolati dalla gentilezza della famiglia Pedrotti.


Un itinerario che consigliamo, tra terra e natura.

FOTO DI GRUPPO







Testo:Marco Zanoni
Foto: Elena e Baffo


<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>



SANTA MASSENZA

Il nostro viaggio nel mondo delle Grappe si arricchisce di una nuova sorprendente esperienza, l’incontro con il teatro….
 

L’ 8 dicembre 2012, “La notte degli alambicchi accesi” ci ha concesso una doppia splendida scoperta: il suggestivo Borgo di Santa Massenza, arricchito dall’esperienza sensoriale offertaci dalla performance della Compagnia Koinè.


Il singolare spettacolo teatrale che racconta delle virtù dell’acquavite come acqua di vita, mettendo anche in guardia dai vizi del suo falso calore, trova in questo borgo poco a sud di Trento la location ideale.

 

Il paese si presenta ai visitatori allestito a festa, con le bancarelle cariche di suggestioni natalizie amplificate dall’innevato paesaggio circostante mentre il rigido clima viene stemperato dal calore dell’atmosfera familiare.


Le sei scene dello spettacolo si articolano all’interno di cinque diverse storiche distillerie artigianali che eleggono questo piccolo borgo ad eden dell’amante della Grappa. Ogni quadro rappresentato offre un punto di vista inaspettato sul mondo e sulla cultura della grappa, fornendo al contempo la possibilità di conoscere i produttori, la tradizione di Santa Massenza e l’immancabile assaggio.
 

La sesta ed ultima scena si svolge nella piccola piazza, dove l’unione in un’unica ampolla delle grappe degustate nell’arco dello spettacolo itinerante, diventa metafora del simposio di sensi da cui i partecipanti sono stati rapiti, trasformandoli in protagonisti.


Gli spiriti e lo spirito della serata creano un ambiguo gioco delle parti, che rende al contempo tutti attori e spettatori, lasciando con la sensazione di aver contribuito a realizzare una serata unica.


Trasmettere con parole le sensazioni vissute in questa esperienza ci risulta difficile e limitativo riassumerlo in poche righe. Non ci resta a questo punto che invitarvi a non perdere l’edizione 2013, suggerendovi di arrivare con qualche ora di anticipo per poter visitare il mercatino, godere della genuina ospitalità della gente del posto e magari approfittare per qualche regalo di Natale sicuramente originale.


Ultimo consiglio prenotate per tempo, visto la disponibilità limitata di posti e l’affluenza, che data la “fortunata” formula dell’evento, è destinata a crescere.


Per seguire la futura programmazione consultate il sito dell’ APT di Trento.






                                                 

Testo Lorenz ed Acco
Foto Caccia e Pette


<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>

 LA DISTILLERIA FRANCESCHINI
 

 
Alle volte succedono dei fatti sorprendenti.

Quando tocca a te beh..., il più delle volte nemmeno te ne accorgi.

E' quello che è successo durante la nostra visita alla Distilleria Franceschini.

Le cime innevate del Monte Baldo e dei Monti Lessini circondano armoniosi il grande lago che si nasconde alla nostra vista  sotto una fitta coltre di nebbia mentre ci inerpichiamo sulle prime colline, tra Calmasino e Cavaion Veronese, con i tergicristalli che faticano a tenere pulito visto la neve che cade copiosa.

Tutt'intorno la nebbia avvolge ogni cosa, i fari illuminano paesaggi bianchi, paesini addormentati, il Garda con le sue sponde, gli alberi da frutto, i peschi, i kiwi e gli albicocchi.

Gli uliveti ed i vigneti, disposti ordinatamente nei loro terrazzamenti ci accompagnano, testimoni secolari della nostra avventura mentre le punte dei salici piangenti vengono sferzate dal vento e sembrano cappelli che si richiudono sui piccoli vortici nevosi.

Scopriamo la Distilleria Franceschini dentro un piccolo parco di ulivi e di gelsi. I nostri passi attutiti dalla neve si scontrano con il cuore che batte all'impazzata nella speranza di poter partecipare ad un'altra straordinaria avventura.
Veniamo accolti nella sala degustazioni, l'aria è calda ed il clima è sonnacchioso, fedele ai ritmi del primo pomeriggio dopo pranzo di un sabato d'inverno. Scopriamo e degustiamo fin da subito le molte qualità e varietà di acquavite preparate con attenzione da questa distilleria veronese: un viaggio sensoriale che parte dal bardolino passa dalla frutta ed arriva infine all'amarone barricato.
Poi arriva il momento in cui la fortuna gioca le sue carte.

Entriamo in distilleria, nel laboratorio, per assistere ad uno dei momenti più importanti della fase della distillazione: la separazione della testa dal cuore della grappa.

Seguiamo e documentiamo proprio tutto (nei prossimi post caricheremo il video completo della visita) rapiti ed incantati dai movimenti esperti di questi mastri distillatori. Assistiamo al carico ed alla cotta delle vinacce di bardolino nelle caldaie, inebriati dai sentori "da lavori in corso", rapiti ed invidiosi per questo mestiere che trasuda passione.

Una maestria che associa tutti i mastri distillatori incontrati fino ad oggi: Gobbetti, Pedrotti e la valle di Santa Massenza, Francechini. Che ci lega ancor di più alla nostra passione e che ci rende orgogliosi.

Ma poi ci sono le grappe e le valutazioni del Gruppo Grappa.

Che rimanderemo ai prossimi post. 

Perchè l'attesa è più bella del regalo stesso.


Testo:Marco Zanoni
Foto: Caccia


<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>



ANCHE QUEST'ANNO...ECCOCI QUI!

Nel suo secondo anno di vita Grapp_on mantiene fede all'appuntamento partecipando per voi a VINITALY 2013.

E' successo così che un manipolo di coraggiosi, sia stato pronto ad affrontare con entusiasmo, abnegazione e sopratutto curiosità, una due giorni intensa ed interessante in questa che è senza dubbio, una delle fiere di settore più importanti nel panorama internazionale.
    

Fulcro del nostro programma, come lo scorso anno, il GRAPPA TASTING.


Situato nel capannone di AGRIFOOD (senza dubbio il più frequentato dell'intera manifestazione) era contestualizzato molto bene tra i diversi stands che proponevano i prodotti più genuini del Made in Italy del Gusto: olii pregiati, prodotti di alta pasticceria e del cioccolato, gli insaccati piccanti e le porchette tipiche del centro-sud, le birre artigianali...

L'organizzazione dell'evento, organizzata dall'Associazione Narratori del Gusto è stata senza dubbio impeccabile (come peraltro riscontrato anche nell'edizione 2012). A differenza dell'edizione dello scorso anno i nostri voti sulle degustazioni sono stati raccolti da tablet collegati in rete tra loro.

La tecnologia che affianca la tradizione millenaria delle acquaviti....


E così, supportati dal prezioso aiuto e consiglio di Veronica e dagli interessanti articoli di analisi sensoriale pubblicati sulla rivista L'Assaggio, siamo partiti per il nostro bellissimo ed intrigante viaggio.


Ecco i primi risultati.......


Monovitigno di Marzemino, Distilleria Marzadro (41°, 70 Cl.):

Grappa chiara, morbida al palato, dai profumi freschi e fruttati. Tono alcolico non invasivo, buona la persistenza sia nel gusto che nel retrogusto, un pò amarognoli. Gentile ma molto sicura di se, curato il design e la ricerca sull'etichetta.

PROFUMO E COLORE:              2,50

GUSTO:                                            2,25

RETROGUSTO:                             1,75

DESIGN:                                          2,75


Grappa Riserva Chianti Classico, Distilleria Deta (43°, 70 Cl.):

Grappa morbida, dal colore giallo paglierino. Al profumo l'affianamento in botti di rovere si fa molto sentire oltre a sentori leggeri di miele e vaniglia. Al gusto e retrogusto risulta essere una grappa franca, dalla tonalità alcolica dalla buona persistenza. Curatissima nel design della bottiglia e nello studio dell'etichetta.

PROFUMO E COLORE:                2,25

GUSTO:                                            3,50

RETROGUSTO:                              2,25

DESIGN:                                          4,50


Grappa di Aglianico Barricata, Az. Agr. Fonzone Caccese:

Acquavite morbida dal colore ambrato, accentuata nel profumo di affinamento in barriques, anche nel gusto l'affumicato ha la prevalenza. Grappa ben strutturata con il tono alcolico omogeneo e poco pungente. Dolce e mielosa nel retrogusto, non molto persistente. Design non molto ricercato.

PROFUMO E COLORE:                 1,50

GUSTO:                                               3,25
  RETROGUSTO:                                1,75

DESIGN:                                             1,75



Grappa Cuore di Vinsanto, Nannoni Medaglia D'oro (42°, 70 Cl.):

Grappa morbida, limpida, dal profumo fruttato e fresco. Pulita e gradevole, poco alcolica e dalla buona persistenza. Generosa e sensuale nel gusto e nel retrogusto. Interessante bottiglia e design dell'etichetta.
 
 PROFUMO E COLORE:                 2,25                                                                
GUSTO:                                               2,75

RETROGUSTO:                                2,50

DESIGN:                                             2,25


Prativa, Grappa Biologica, Distilleria Domenis (40°, 50 Cl):

Grappa morbida, limpida. Grappa giovane ottenuta da vinacce biologiche sia d'uva bianca che nere tipiche friulane (Tocai e Refosco per citarne alcune). Profumo leggermente fecciato, risulta gentile al palato con toni poco alcolici. Gusto e retrogusto amarognoli. Design classico, etichetta studiata.

PROFUMO E COLORE:                0,75

GUSTO:                                              2,25

RETROGUSTO:                               1,75

DESIGN:                                            1,75


Come detto Vinitaly 2013 ci ha riservato molte sorprese.
Non possiamo scriverle tutte in un unico e solitario post.


Quindi, STAY TUNED, ci risentiremo presto!



Testo:Marco Zanoni
Foto: Caccia


<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>




DOVE ERAVAMO RIMASTI?

Riprendiamo da dove ci eravamo temporanamente lasciati, nel bel mezzo cioè della nostra degustazione al GRAPPA TASTING.

Scegliamo il numero della grappa da degustare, digitiamo come matti nel tentativo d'inserire le nostre valutazioni nei tablet messi a disposizione dall'organizzazione, fotografiamo la bottiglia a beneficio di tutti voi e attendiamo meditabondi ed ansiosi che Veronica, da buona e sorridente padrona di casa, ci versi le nostre prossime "vittime da degustazione".

E' così che il nostro viaggio continua, tra i profumi, i gusti ed i colori di questa che non è solo una degustazione ma un abbraccio generoso che ci offre la cultura (veicolata dalla grappa) della nostra terra. 

Riscopriamo le nostre radici e le nostre origini ed è tutto merito di queste acquaviti meravigliose.


Vecchia Grappa Caffo - Acquavite di Vinaccia Invecchiata (40°, 70 Cl):

Morbida dal colore ambrato, affinata in botti di rovere. Profumo evasivo ma gusto caldo ed elegante. Poco tono alcolico, fine al palato con retrogusto leggermente amarognolo. Discreta persistenza, design molto curato e raffinato.

PROFUMO E COLORE:             1,50

GUSTO:                                           2,50


RETROGUSTO:                            2,25

DESIGN:                                        3,25



Grappa Morbida Caffo - Acquavite di Vinaccia Distillata a Vapore (40°, 70 Cl):

Morbida dal colore limpido, distillato armonico ed elegante frutto della distillazione di uve a bacca bianca. Profumo leggermente fecciato, dolce al gusto ed al retrogusto, leggermente fruttata e poco alcolica. Design molto curato e raffinato (come la sorella invecchiata)


PROFUMO E COLORE:                  1,75

GUSTO:                                                3,00

RETROGUSTO:                                 2,50

DESIGN:                                              3,25  



Grappa Agricola - Bepi Tosolini (Distillerie Camel, 50°, 50 Cl):

Morbida dal colore limpido, fruttata e piacevole all'olfatto. Distillato gentile nonostante la gradazione ma al tempo stesso ben strutturato. Elegante ed armonioso al gusto e retrogusto, dolce e persistente. Design impeccabile.
 
PROFUMO E COLORE:                 2,75

GUSTO:                                               4,00

RETROGUSTO:                                 3,50

DESIGN:                                              3,25     



Most Barrique Ciliegio - Bepi Tosolini (Distillerie Camel,  40° 70 Cl):

Morbida dal colore rossastro, ambrato donato dalle botti in ciliegio. Profumo delicato, grappa giovane, fresca, allegra. Gusto e retrogusto impeccabili, poco alcolici e dalla lunga persistenza. Design tipico della most Tosolini, semplicemente elegante.

PROFUMO E COLORE:                    3,50

GUSTO:                                                  3,50

RETROGUSTO:                                   2,50

DESIGN:                                                4,50       


Grappa XO - Distilleria Sibona ( 40° 50 Cl):

Morbida ed ambrata, extra old, invecchiata sei anni. Profumo intenso. Elegante e strutturata, poco alcolica. Gusto e retrogusto impeccabili, buona persistenza. Design tipico della distilleria Sibona. Acquavite per veri appassionati.
 
PROFUMO E COLORE:                       2,25

GUSTO:                                                     3,75

RETROGUSTO:                                      3,25

DESIGN:                                                   3,50  



Il nostro viaggio non è ancora terminato....

VINITALY 2013 continua, alla prossima puntata!!!

Testo Marco Zanoni
Foto Caccia     


<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>

    
GIROVAGANDO CURIOSI...

...ci si rende conto di quanto Vinitaly sia una delle fiere più coinvolgenti tra tutte quelle a cui si può partecipare.

La bellezza e la facilità con cui si passa da una regione all'altra, immersi nei sapori e nei colori tipici di ognuna, ci conferma quanto la nostra terra sia stata e continui ad essere assolutamente generosa.

E' così che soddisfatti e instancabilmente curiosi lasciamo il banco d'assaggio del Grappa Tasting in Agrifood e ci immergiamo in nuove scoperte, cerchiamo le distillerie più rinomate, con la voglia ancora intatta di degustare per voi le migliori acquaviti in esposizione.

Conti Cordero di Montezemolo

Passiamo davanti agli stands delle distillerie Marolo e Sibona, scopriamo felici quelli della Bepi Tosolini, della Domenis e della Maschio Bonaventura, incontriamo la storia con le Distillerie Acquileia, troviamo le chicche della Vieux Muolin e della Pietro Mazzetti, incontriamo Marco DeMarco mastro distillatore direttamente dalla capitale con i suoi distillati dalla birra...


I risultati del nostro viaggio....

Armonia, Grappa di Barolo invecchiata 20 anni, Vieux Moulin (43°, 70 Cl):

Morbidissima nonostante il lungo invecchiamento, dal colore ambrato. Una vera armonia di profumi tipici delle langhe piemontesi, strutturata ma amabile al gusto ed al retrogusto con toni poco alcolici e molto persistenti. Interessante e moderno design. 


VIEUX MOULIN
PROFUMO E COLORE:        3,25

GUSTO:                                      3,00

RETROGUSTO:                       3,25

DESIGN:                                    4,00


Antiquaria, Grappa d'Epoca invecchiata 5 anni, Pietro Mazzetti:

Grappa morbida ambrata, sentori interessanti al profumo, preparata con vinacce tipiche piemontesi ed invecchiata in rovere di Slavonia. Grappa strutturata, si presenta alcolica al gusto ed al retrogusto con poca persistenza. Design molto curato.
ANTIQUARIA PIETRO MAZZETTI

PROFUMO E COLORE:        2,00

GUSTO:                                      2,50 

RETROGUSTO:                       2,25

DESIGN:                                    4,75



Grappa Cividina, Bepi Tosolini (50°, 70 Cl):

Grappa morbida, trasparente. Sentori floreali e fruttati all'olfatto, generosa ma delicata, creata da un mix di varietà di vinacce. Gusto forte, alcolico, ma ben strutturato ed armonioso con retrogusto leggermente dolce. Design curato, studiato.

BEPI TOSOLINI

PROFUMO E COLORE:        2,00

GUSTO:                                      4,25

RETROGUSTO:                       4,50

DESIGN:                                    2,50


BONAVENTURA MASCHIO
Siamo dunque giunti alla fine del nostro lungo viaggio.

L'attesa per i risultati finali è forte in tutti voi che ci avete seguito!

Rimanete collegati, nel prossimo post voti, classifiche e vincitori di questo Vinitaly 2013.

A presto!!

Testo:Marco Zanoni
Foto: Caccia


<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>

LE NOSTRE VOTAZIONI...........




Siamo arrivati alla fine del nostro lungo ed emozionante viaggio. 

Anche quest'anno Vinitaly ci ha riservato momenti intensi ed importanti, fatti di assaggi al banco del Grappa Tasting, di scambi di vedute diretti con le distillerie, di contatti con gli addetti ai lavori.

PASSEGGIANDO TRA GLI STANDS
Su quest'ultimo punto vi anticipiamo con gioia che nelle prossime settimane prepareremo una nuova sezione del blog che tratterà di Analisi Sensoriale e di tutte le sue sfumature.

Chiaramente per trattare un argomento di questo spessore serviva una persona preparata, del settore, appassionata e pronta a portarci per mano in questa che è diventata una vera e propria scienza applicata al Made in Italy della tavola, al cibo, al vino e naturalmente anche alla Grappa.

Siamo sicuri di averla trovata! 

Sarà la nostra sorpresa, il nostro regalo del 2013. 

Che scoprirete nelle prossime settimane.

Ma ora veniamo al momento tanto atteso, la classifica finale di questa edizione di Vinitaly... 

La tensione è palpabile...

Ecco i risultati:




1 Most Barrique Ciliegio - Bepi Tosolini Distillerie Camel 3,50
2 Armonia, Grappa di Barolo 20 anni, Vieux Moulin  3,38
3 Grappa Agricola - Bepi Tosolini Distillerie Camel 3,37
4 Grappa Cividina, Bepi Tosolini, Distillerie Camel 3,32
5 Grappa XO - Distilleria Sibona 3.18
6 Grappa Riserva Chianti Classico, Distilleria Deta  3,12  
7 Antiquaria, Grappa d'Epoca 5 anni, Pietro Mazzetti 2,88
8 Grappa Morbida Caffo - Acquavite di Vinaccia a Vapore  2,62
9 Grappa Cuore di Vinsanto, Nannoni Medaglia D'oro 2,43
10 Vecchia Grappa Caffo - Acquavite di Vinaccia Invecchiata  2,37
11 Monovitigno di Marzemino, Distilleria Marzadro 2,31 
12 Grappa di Aglianico Barricata, Az. Agr. Fonzone Caccese    2,06
13 Prativa, Grappa Biologica, Distilleria Domenis 1,62


"IL PROFETA"
Cosa dire.... il Caccia, con gesto profetico, ci aveva visto giusto..

 C'è una vincitrice, unica ed incontrastata. La distilleria Camel, meglio conosciuta come Bepi Tosolini, vince a mani basse questa edizione di Vinitaly, piazzando ben tre acquaviti nei primi quattro posti, portando a casa le medaglie d'oro, di bronzo e di legno. 

Un risultato di questo spessore era difficile da prevedere, visto le differenze che caratterizzano queste acquaviti. Diversità dovute alla scelta delle vinacce, alle aromatizzazioni impiegate, ai metodi di distillazione utilizzati. Le acquaviti del Bepi sono come gli atleti cinesi alle Olimpiadi: vincono tutto lasciandoti solamente il dubbio che siano tutti dopati. IMPRENDIBILI.

La sorpresa di questa edizione la troviamo nel bel mezzo della Regione Piemonte. Uno stand
quasi nascosto, mimetizzato tra i produttori di Dolcetto e Barbera, una presenza mite, pacata, della sobrietà tipica piemontese. Degustiamo una Barolo invecchiata vent'anni che è una vera e propria Armonia, perfetta per il nome che porta. La Vieux Moulin spezza il dominio friulano e si porta a casa una meritatissima medaglia d'argento. Le fanno compagnia la pluripremiata XO della Sibona e la Antiquaria Mezzetti, un pezzo di storia piemontese. Tre grandi distillerie, capaci di produrre delle acquaviti intense ma allo stesso tempo amabili, come le dolci colline delle Langhe e del Roero. 
PANCHINARE DI LUSSO.

Il profumo dei limoni, delle arance e dei cedri. Gli ulivi, i gelsi ed i pini marittimi. La liquirizia, il tabacco, la vaniglia. Le spiaggie dorate, le rocce che si tuffano nel mare cristallino, increspato dal vento salato. Il sole caldo che tramonta all'orizzonte, la luna e le stelle in una notte di mezza estate. Queste sono le grappe Caffo, queste sono le sensazioni che rilasciano, un viaggio veloce nell'assolato sud Italia, la conferma che anche qui le acquaviti le sanno fare come si deve. MEDITTERRANEE.

Nota di merito anche per le Nannoni e la Deta capaci di acquaviti generose, tipiche toscane, schiette, sincere, vere OUTSIDERS di questa edizione.
 Una parentesi la dobbiamo alla sorella minore delle produzioni Domenis. E' difficile competere con Storiche Nere, Blanc e Neri e Futura, sopratutto quando la competizione ce l'hai in casa. La Prativa ha il merito di averci provato, siamo all'inizio, speriamo, di un percorso che porterà questa grappa da vinacce biologiche ad essere un target da seguire anche per le distillerie concorrenti, pioniera nel compiacere i gusti di consumatori sempre più esigenti.

PREMIO ETICHETTA: Grappa Riserva Chianti Classico, Distillerie Deta

GRAPPA REGALO: Armonia di Barolo, invecchiata 20 anni Vieux Moulin


VOTO MEDIO DEGUSTAZIONE
2,78 

Arrivederci al prossimo Vinitaly.





  Testo Marco Zanoni
  Foto Caccia 


<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>

BASSANO DEL GRAPPA



"Eccole che le riva
ste bele moscardine,
son fresche e verdoline
colori no ghe na"

"Colori no ghe nemo
ne manco gh'en serchemo
ma un canto noi faremo 
al Ponte di Bassan."


Il Brenta scorre piano, docile e calmo sotto il vecchio Ponte di Legno.

La gente s'affolla, si spinge e lotta per una foto sotto il cielo che minaccia pioggia.

Arrivi li', dove un tempo si è fatta la storia, scendendo piano dalle piazzette del centro dove tutto rimanda ai tempi passati, le insegne dei negozi, i drappi appesi, il mercato rionale della domenica con una piccola pièce teatrale in pieno giorno.



Lo sguardo si sofferma sui muri delle case, ancora feriti e che portano orgogliosi i segni di una resistenza che in quel posto si è fatta leggenda, un passato che respiri in ogni angolo. 


"Sul Ponte di Bassano
la' ci dare la mano,
noi ci darem la mano
ed n bacin d'amor."

"Per un bacin d'amore
successer tanti guai,
non lo credevo mai
doverti abbandonar".



Così, con la storia  sotto gli occhi, anche noi abbiamo cercato di rendere onore al luogo che diede i natali a Bortolo Nardini che sul finire del '700 decise d'inventare l'acquavite. Un passo obbligato quindi della nostra visita era sederci  a degustare una Nardini nel suo luogo più'caratteristico e cioè direttamente nella vecchia Grapperia sul Ponte.

Un luogo che per gli amanti delle grappe e' un sogno ad occhi aperti. Vieni accolto da due alambicchi utilizzati nel primo '900 e da un bancone di legno scuro dove viaggiano alla velocita' della luce i bicchierini vuoti di famelici avventori. Mensole ben ordinate sulle quali brillano nelle loro etichette variopinte le numerose produzioni Nardini nella classica bottiglia da un litro. Entri nella saletta posta giusto dietro al banco dove, sporgendoti dalla finestre, puoi gustarti la tua scelta guardando scorrere il fiume sotto di te.

Ma Bassano non è' solo Nardini.

Un'altra famiglia si è impegnata nella realizzazione di questo magnifico prodotto e proprio qui, dove le tradizioni rimangono immutate nei secoli, ha deciso di dedicare un museo meraviglioso alle amate acquaviti.

Un percorso guidato formato da foto, testi, documenti e veri e propri esempi di alambicchi, dalla scoperta della distillazione fino ai giorni nostri. Un itinerario affascinante che ci riserva delle sorprese inaspettate, come ad esempio le vetrine che contengono  più' di tremila mignon di grappe di tutte le epoche oppure come il viaggio sensoriale dedicato ai profumi più' riconosciuti durante le degustazioni, gli assaggi e le produzioni.

Un viaggio terminato con una felice degustazione. Non preoccupatevi, non siamo tornati a mani vuote e ve ne renderemo conto prossimamente.

Intanto nel nostro piccolo abbracciamo gli Alpini e facciamo nostre queste ultime due strofe.


"Doverti abbandonare
volerti tanto bene, e'
un giro si catene
che m'incatena il cuor.

"Che m'incatena il cuore,
che m'incatena i fianchi,
in mona tutti quanti
quelli che mi vol mal."



Testo Marco Zanoni
Foto Caccia - l'intero album fotografico della giornata sulla nostra pagina Facebook.


Testo: Marco Zanoni
Foto: Caccia

<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>

MARZADRO, DISTILLERIA APERTA...




Distilleria Marzadro aderisce alle iniziative all’interno del programma “Distillerie aperte” per il 2013 e il vostro Gruppo Grappa non si è fatto sfuggire l’opportunità di una visita nella sede di Noagaredo (Tn).

Come abbiamo avuto l’opportunità di scoprire grazie al fortunato incontro con Andrea Marzadro, l’azienda si colloca in una fascia intermedia tra i produttori artigianali e le grandi realtà industriali e già dall’arrivo si percepisce la doppia anima infusa dalla famiglia all’azienda. Il visitatore viene accolto in un piccolo shop dove sono disponibili tutti i prodotti, contigua vi è un’ampia sala di degustazione.

Questi ambienti sono curati nei dettagli con foto, premi e oggetti d’epoca che introducono all’atmosfera che accompagna per tutta la visita. Ma questo non deve trarre in inganno, subito dietro si apre un’ampia area di stoccaggio della materia prima che fa intuire che siamo di fronte ad una grossa realtà produttiva. Addentrandoci in questa zona, accompagnati da una giovane e gentile guida, facciamo l’incontro fortunato che trasformerà la giornata rendendola unica ed eccezionale. 

Incrociamo Andrea Marzadro in persona che con squisito senso di ospitalità, trova il modo di dedicarci un po’ di tempo e ci racconta come il nonno - fondatore dell’azienda - abbia fortemente voluto che il sito produttivo risultasse impattante il meno possibile sull’ambiente, interrando la maggior parte degli spazi di lavorazione e coprendo i tetti con vegetazione locale. 

Ci introduce al cuore pulsante dell’azienda e non è solo una metafora, infatti appena entrati nella sala di distillazione veniamo travolti da profumi e suoni tipici della nascita della nostra amata grappa. In una sala tutta a vetri sono disposti a cerchio i sette alambicchi a ciclo discontinuo con le loro colonne di rettifica e visto il periodo dell’anno, la produzione è in piena attività. Andrea ci illustra l’impianto ed il suo funzionamento, indicandoci nella sala in fianco un ulteriore alambicco a ciclo continuo.

Qui arriva la piacevole sorpresa, scendendo diverse rampe di scale, ci addentriamo negli spazi dedicati all’invecchiamento e siamo accolti da ampie sale protette da sigilli del monopolio di stato, nelle quali sono stoccate molte botti di vari legni quali rovere, ciliegio, frassino. Questi sono gli strumenti che sapientemente usati dalla famiglia consentiranno al distillato di raggiungere la piena maturazione ed essere pronto per la commercializzazione. Andrea ci regala una dettagliata spiegazione di come nasce il loro prodotto più famoso, “Le diciotto Lune”, di cui scopriamo esistere una versione riserva che ci colpisce molto piacevolmente all’assaggio (nulla a che vedere con il giudizio da noi espresso per la sorella minore). 

Cogliendo la nostra passione e stimolato dalle nostre domande ci racconta un po’ della sua azienda, così scopriamo che Marzadro esporta il 60% della produzione, principalmente in Svizzera e Germania, e come il mercato estero richieda spesso prodotti di alta qualità e personalizzati. Ci conduce quindi in una stanza più piccola in cui possiamo toccare con mano le particolari esigenze a cui questa azienda deve far fronte con il suo spirito più artigianale: troviamo due botti nere e dalla forma atipica che scopriamo essere state utilizzate per l’invecchiamento del vino Porto e su specifica richiesta di un cliente attualmente utilizzate per invecchiare la diciotto lune al fine di ottenere un prodotto personalizzato ed esclusivo.

La chiacchierata prosegue con un accenno all’Istituto Tutela Grappa e al suo disciplinare, ci spiega che la grappa per essere denominata “Trentina” deve essere rigorosamente distillata tra settembre e dicembre e da uve della regione, nell’offerta Marzadro l’unico prodotto che valica questi confini è la grappa di amarone, distillata da vinacce di uve passite utilizzate per produrre l’omonimo vino della Valpolicella. I distillatori del Consorzio operano in un clima di fiducia e collaborazione per promuovere il loro prodotto, la loro cultura e la loro specificità.

A questo punto la visita si conclude, Andrea torna al suo sapiente lavoro lasciandoci entusiasti della squisita ospitalità riservataci, per noi rimane il tempo di un’ulteriore opportunità di degustazione nella sala dedicata e una visita conclusiva nello shop che offre tutta la gamma di Marzadro, compresi numerosi prodotti che non avevamo mai trovato negli ordinari canali distributivi, e numerose idee regalo affascinanti nel packaging ed adeguati nel prezzo.

In conclusione consigliamo a tutti gli appassionati di prenotare una visita presso questa azienda, soprattutto in questo periodo per poter apprezzare l’affascinante magia della distillazione, rinviandovi al sito di “Distilleria Marzadro” per contatti ed informazioni.

Testo e Foto: Acco e Lorenzo


<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>


DISTILLERIA DAL TOSO RINO E FIGLI




Dare continuità ad una tradizione iniziata quasi duecento anni fa. Secoli passati a tramandare di padre in figlio la cultura del fare le cose per bene, con la passione di chi è difensore di una cultura fortemente radicata nel territorio.

L'accoglienza di Ivan
In questo piccolo paesino del vicentino quasi sperduto nella pianura veneta, la famiglia Dal Toso fa questo: porta avanti la sua tradizione grazie ad una produzione di grappe davvero eccezionale.

E' qui che arriviamo infreddoliti e curiosi in una domenica d'inizio autunno, sotto una pioggia che non da tregua, in occasione della manifestazione Distillerie Aperte 2013

Il cuore si riscalda all'istante grazie alla calorosa accoglienza che la famiglia Dal Toso ci riserva.
La lezione dell'Onag
Accompagnati da Ivan, perfetto e sarcastico padrone di casa, partecipiamo ad una speciale degustazione olfattiva dove in gioco c'è la nostra reputazione, distinguere cioè le varietà di grappa grazie al nostro senso più potente, l'olfatto. Ecco dunque che uno speciale insegnante, il signor Carlo Maggi dell'Anag di Vicenza, ci riserva una lezione particolare, accompagnandoci nella scoperta delle differenze tra grappa giovane, affinata, acquavite d'uva e grappa giovane aromatica. Riconoscerne le differenze, tra aroma acerbo, floreale, fruttato e speziato non è semplice, serve impegno ed allenamento. Salvo è l'onore visto che il Gruppo Grappa ha riportato dei buoni risultati nella votazione finale.

Caldaiette a Vapore
Terminato "l'Appuntamento con gli Spiriti", ecco la visita al cuore pulsante dell'azienda, Ivan ci accompagna nelle sale dedicate alla distillazione. La Dal Toso utilizza delle caldaiette a vapore (sei in totale) d'acciaio che a turno trasformano la vinaccia in quel liquido prezioso che tanto amiamo. Apprendiamo come alla tecnologia qui alla Dal Toso si affianchi una vera e propria "lavorazione a mano". Citiamo per esempio, il taglio delle teste e delle code, che deve essere fatto direttamente dall'operatore anche nel corso della notte se in cantiere c'è una cotta pronta per essere trasformata in grappa. 
Apprendiamo che in questa lavorazione, al contrario delle tecniche viste in altre distillerie, le teste e le code vengono eliminate fin da subito e non "ri-cotte" nella seguente produzione. Passiamo poi alla sala successiva dove possiamo osservare le vasche di raffreddamento della grappa, utilizzate per eliminare il più possibile le impurità e gli olii derivanti dalla lavorazione delle vinacce.
 
Via la Testa e Via la Coda
Proprio in queste stanze, apprendiamo purtroppo come la burocrazia che tanto sta facendo male al nostro Paese imperversa anche in questo settore, colpendo ed affondando profondamente i colpi, facendoli assomigliare sempre più a delle vere e proprie vessazioni. Il nuovo aumento delle accise (su cui torneremo nei prossimi mesi) comporta naturalmente una riprogrammazione dei budget aziendali; non si capisce infatti perchè un settore, simbolo straordinario del nostro Made in Italy, con enormi potenzialità di sviluppo e quindi di creazione di posti di lavoro debba essere derubato di gran parte delle sue risorse. 

Facciamo nostro e cerchiamo di diffondere su queste pagine il grido di allarme degli imprenditori di distillati. E' forse possibile, logico od economicamente giusto che una grappa dal momento che è pronta per essere messa in commercio e la sua vendita effettiva debba attendere, per l'ottusità delle leggi, mediamente dieci mesi prima di giungere sulle nostre tavole?

La Tavola Imbandita
La visita continua e ci spostiamo nell'area di degustazione. I nostri cuori si rallegrano ben presto: in bella mostra tutta la produzione Dal Toso ed è li solo per noi, grappe pronte per essere assaggiate. Troviamo le varietà più differenti, tra grappe affinate e grappe giovani, tra grappe aromatiche e distillati d'uva. Ci perdiamo letteralmente nel degustare prodotti che hanno tutti un unico comun denominatore: l'eccellenza. Ed ecco allora il bicchierino di grappa di moscato che si sostituisce a quello di amarone e poi di pinot grigio e di cabernet e sirah. E poi i liquori, quello al miele davvero superlativo.

La tensione prima della degustazione
La pioggia imperterrita non scoraggia i visitatori che continuano ad arrivare numerosi, il richiamo della manifestazione è forte ma lo è ancor di più il marchio della Dal Toso. Andate a Barbarano Vicentino, fatevi coinvolgere da questo piccolo mondo incantato. Visitate il negozio dove alle bottiglie classiche, si affiancano veri e propri esempi di design in vetro soffiato dalle mille delicate forme.

Noi di Grapp_On li avevamo già conosciuti durante le nostre degustazioni. Guardate la Classifica Generale, per trovare la Amarone della Dal Toso non dovrete scostarvi molto dalla prima posizione. 

Il Gruppo Grappa
Questa visita ce li ha fatti apprezzare ancora di più e per questo la riteniamo all'unanimità una delle migliori esperienze per il Gruppo Grappa da quando è nato questo Blog.
Rimandiamo alle prossime puntate una degustazione ad hoc, tutta dedicata alla Dal Toso perchè lo ammettiamo, con un rapporto qualità prezzo così speciale, qualche acquisto lo abbiamo fatto molto volentieri.

Stay Tuned!

Testo:Marco Zanoni
Foto: Caccia


<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>

GLI ALAMBICCHI ACCESI DI SANTA MASSENZA



E' un dicembre che porta ancora i colori dell'autunno. I vigneti spogli carichi di foglie dal colore della terra, la Valle dei Laghi che riflette il cielo grigio, carico di nuvole. Saliamo piano dalla pianura, i dolci declivi ricolmi di frutteti, boschi, le Dolomiti sullo sfondo, i castelli di Madruzzo, di Terlago e il più famoso, quello di Toblino.

Il freddo pungente, compagno di viaggio invadente di  questa nostra nuova entusiasmante esperienza, si perde nelle viuzze imbandite a festa del Borgo di Santa Massenza, percorse da un pubblico da grandi occasioni che s'accalca per le compere nei mercatini di Natale, che si riscalda con i vin brulè e gli strudel prodotti dai paesani, felici di vedere gli appassionati della grappa saltellare entusiasti da una distilleria all'altra perchè questo per loro è il paese dei balocchi.

Tutti in attesa, tutti pronti, tutti emozionati per il grande evento: la Notte degli Alambicchi Accesi.

E così questo paesino di un centinaio d'anime risplende nella sua tradizione millenaria, un luogo di culto per chi porta nel cuore la passione per le acquaviti, la culla della tradizione dell'alambicco trentino.

Una tradizione che affonda le sue radici nel periodo del Concilio di Trento (1545 - 1563) e che ringrazia postuma nella festa di Santa Massenza, quel Vescovo con la passione dell'alambiccare che ospite del paesino per l'intero periodo, insegnò ai suoi abitanti l'arte della distillazione.

Qui, dove fino a pochi anni fa, erano presenti tredici distillerie e dove ora il ceppo dei Poli, continua a produrre grappe eccezionali con cinque distillerie artigianali tutte da raccontare, da vedere, da bere. 

Ritorniamo per il secondo anno consecutivo e scopriamo che nulla è cambiato, solo la neve non ci fa compagnia. Conosciamo i titolari di questa magica tradizione (con Graziano stipuliamo un gemellaggio Giovanni Poli - Grappon...), parliamo con loro, scopriamo che qui, nel Trentino, sotto il Tridente simbolo della Trentino Grappa, i distillatori fanno davvero sistema tra loro, nella difesa del distillato di vinaccia trentina, prodotto con il metodo "a bagnomaria".

E poi ci sono loro, i meravigliosi attori della Compagnia Teatrale Koinè, capaci di catturare l'attenzione di qualche centinaio di visitatori che divisi in gruppi, si alternano nelle cinque distillerie del paese, mettendo in scena parti teatrali di grande phatos ed interesse: la nascita della grappa negli alambicchi di rame, lo spettacolo futurista in tre atti, la distillazione in diretta delle erbe aromatiche.

Un'ora e mezza di intense emozioni.

Torniamo a Verona con ancora negli occhi le immagini di quella grande ampolla agitata nel centro della piazza di Santa Massenza, con quelle cinque limpide grappe, una per ogni distilleria, mescolate ed agitate insieme: simbolo di unità, di fratellanza e di speranza.

Torneremo anche il prossimo anno e di questo, potete starne certi.



 
Testo:Marco Zanoni
Foto: Caccia




<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>


DISTILLERIE MADDALENA PERONI


Le vigne imbrunite dai primi accenni di autunno s'affacciano sulla strada provinciale che porta in Franciacorta. Un sole caldo di un pomeriggio senza nuvole, riscalda l'evento di Grapperie Aperte che quest'anno ci vede ospiti della Distilleria Maddalena Peroni di Gussago, in provincia di Brescia.


L'accoglienza è speciale fin da subito: nel grande piazzale antistante la Distilleria, diverse riproduzioni in ferro battuto della vendemmia e della distillazione, opere di un autore locale, fanno da sfondo all'angolo degustazione dove il curioso abbinamento delle grappe con i sigari dai diversi flavor, sottolineate dai sorrisi e dalla cortesia delle ragazze, mettono fin da subito a suo agio il visitatore.

 
Inizia la visita e cogliamo la grande professionalità che da anni contraddistingue l'attività di questa storica famiglia di maestri distillatori. Uno dei figli di Maddalena fa da Cicerone, sottolinando come la vinaccia e le sue qualità intrinseche, sia la quint'essenza fondamentale per la riuscita di una grappa di qualità. La Distilleria Peroni conta circa centocinquanta conferenti e quindi, la conservazione della pregiata materia prima, richiede strumenti all'avanguardia che permettono di stoccarla mantenendone la freschezza e la fragranza di tutti i suoi profumi. 


Dal piazzale ci spostiamo al cuore pulsante della Distilleria, una delle poche rimaste (cinque) in un paese che non molti anni fa ne contava più di trenta. Un canuto mastro distillatore, alle prese con una cotta, estrae le griglie da una delle caldaie a vapore mentre la vinaccia di un colore amaranto sembra pulsare. Tutto segue un impianto ben congegnato: il vapore sale verso il soffitto, il profumo della vinaccia permea nell'aria satura di profumi, le colonne dell'alambicco sibilano leggere, la grappa sgorga nelle campane di vetro.


I molti visitatori scattano foto parlottando tra loro estasiati, quello a cui assistiamo sa di magia. La vinaccia esausta viene portata fuori dall'impianto attraverso un carrello ferrato. Verrà successivamente raccolta per poi partire verso altre destinazioni. Perchè c'è un altro aspetto che rende questo settore il più "verde" di tutti. Il primo grappolo potato nelle vendemmie settembrine diviene mosto, le vinaccie distillate creano la grappa, i vinaccioli vengono utilizzati nella cosmesi e quello che resta diventa combustibile. Un riciclo del mantenimento di valore che lega indissolubilmente l'uomo alla terra.

 
Ci spostiamo nei sotterranei e lì vi troviamo i tesori della Distilleria Peroni. Rimaniamo impressionati: file di enormi botti d'acciaio conservano ogni tipologia di grappa, dallo chardonnay al pinot, dall'amarone alla grappa di lugana. Poi, svoltato un angolo sulla sinistra, arriviamo nella parte dedicata all'invecchiamento. Decine di barrique dormono giacendo placide, mentre il famoso legno francese rilascia alle delicate ospiti, le brune nuances e i profumi tipici dell'affinamento. Rimaniamo estasiati, lo sguardo si perde sulle botti perfettamente impilate, la tranquillità di quel sonno pervade i nostri spiriti.

 
Conosciamo Maddalena Peroni, elegantissima nel suo vestito scuro, con un sorriso che scalda il cuore. Lei è la distilleria e non solo per il nome che compare sulle bottiglie che singolarmente, una ad una, da anni, controlla personalmente per valutarne la qualità. Maddalena Peroni incarna lo spirito di com'eravamo, di un tempo in cui ci si tirava su le maniche, un tempo nel quale le gocce di sudore erano sinonimo d'integrità morale e di passione.


Un'esempio che è riuscita a tramandare a figli e nipoti. Ne abbiamo la certezza quando, dopo aver attraversato il "corridoio dei trofei", entriamo nel salone delle degustazioni. Un pasticcere prepara sul momento cioccolatini e meringhe bigusto mentre sui tavoli di fronte a noi è un trionfo di dolci, frutta secca e formaggi. Un'esplosione di gusti che accompagnano la degustazione delle grappe tipiche della zona. Osserviamo incantati le opere in vetro soffiato di Murano: mappamondi, piccoli e grandi alambicchi, repliche di automobiline e di pianoforti seguono un unico comun denominatore: l'eleganza. Passiamo al negozio, portare con noi una grappa è un passo obbligato e doveroso. E' scoccata una scintilla, un'amore a prima vista e al cuor non si comanda.
 
Lasciamo la Franciacorta felici.

Non potevamo chiedere di meglio a questa giornata di Grapperie Aperte. Tra qualche tempo ci ritroveremo per una degustazione dedicata ai prodotti di questa splendida Distilleria. Ve ne daremo conto nelle nostre consuete valutazioni, ben consci che sarà un'altra splendida esperienza sensoriale.
 

Rimanete con noi, sarà ancora un lungo e bellissimo viaggio...

Testo: Marco Zanoni
Foto: Loredana Prando e Katia Baitan
                                                       
<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>


Nessun commento:

Posta un commento