giovedì 18 settembre 2014

CONCENTRAZIONE DEL COLORE

Eccoci arrivati al nostro ultimo appuntamento con l'articolo di Analisi Sensoriale pubblicato sulla rivista di settore L'Assaggio, del Centro Studi Assaggiatori (numero 45, Primavera 2014)

Oggi scopriremo la concentrazione del colore, gli archetti e le lacrime, l'attraenza.

Buona Lettura!


 CONCENTRAZIONE DEL COLORE
 

Con il termine tonalità viene indicata e presa in considerazione la tipologia del colore (ossia, se vogliamo essere tecnici, la lunghezza d'onda della radiazione percepita  dal nostro organo della vista). 

Occorre però ancora un parametro che dia alla sensazione percepita una dimensione di grandezza: è quanto si valuta con la voce "intensità" nella quale si determina quantitativamente la presenza di un colore.

Così ad esempio un giallo paglierino può essere appena percettibile, scarico, netto, deciso o intenso. Le tonalità più scure paiono normalmente anche più intense ma, nella degustazione, occorre fare molta attenzione a non confondere le due cose.

L'intensità è molto importante poichè le colorazioni troppo marcate possono far sorgere l'idea dell'artefatto o per lo meno di inutili forzature; colorazioni slavate possono non essere molto gradite. 

Al giorno d'oggi è preferibile, nell'intesità di colore, una leggera carenza a una non giustificata abbondanza.


ARCHETTI E LACRIME

Archetti e lacrime, dovuti alla differenza di tensione superficiale del film di liquido che scendendo per le pareti del bicchiere perde velocemente alcol, nel vino danno una certa informazione mentre nella grappa non recano di fatto significati apprezzabili. 

Però sono belli da vedersi e quindi normalmente il degustatore li osserva.




ATTRAENZA

Indica il valore di piacevolezza visiva di una grappa. 

E' un carattere edonico che nasce dall'interazione delle caratteristiche visive con le attese che si genera il suo fruitore.


Nessun commento:

Posta un commento